Il limite dall’alto ondeggiava il saggio confine d’un giusto punto,
attraversato da un lato avvolto da limpide barriere rosse,
osservai, infilzato da un fiato librato altrove,
cadente in ogni sua postura abbagliata di splendido incanto…
uno sguardo poté risvegliar un fischietto dal magico suonar…
col pensiero comporrai,
annunciò la cometa rossa,
poi sul limite di un suono volerai…
col gesto ultimerai la risposta di un invito caduto nella distrutta eternità,
addormentatasi su di una linea dondolata da un rintocco poggiato sul confine del futuro…
desiderato, vegliato d’un sonno incantato,
da una coda di una lunga cometa passata…
vegliante lei fu immortalata da una luce ricordata dal basso,
durante una festosa fatalità invasa da carichi e pesanti teste… ritrovate,
riprendete voi il dopo dimenticato
perché scontato non incantato, rammentato come un soffio di elegiaca memoria!
Giovanni Mattaliano©settembre 2011